Scienza

Come una muffa controlla un robot

come una muffa controlla un robot

Penso che tutti noi sappiamo bene come possano essere fastidiose le muffe; le puoi ritrovare in bagno create dall’umidità, sul tuo panino andato a male, e proprio quando vorresti mangiarti un bel mandarino la muffa ti ha battuto sul tempo.

ma cosa sono esattamente le muffe?

Sono organismi pluricellulari appartenenti al regno dei funghi, ne esistono tantissime specie diverse. Conosciamo tutti la muffa dalla quale si è ricavata la penicillina, la muffa commestibile presente sul gorgonzola, ma una tipo di muffa molto particolare è di sicuro muffa melmosa, che per quanto il nome possa essere insignificante e poco invitante, è uno degli organismi più strani al mondo su cui gli scienziati hanno discusso molto tempo.

A differenza delle altre muffe, la muffa melmosa è un tipo di ameba, ossia un organismo unicellulare senza cervello né neuroni, della quale ne esistono più di novecento specie diverse.

Ciò che l’ha resa interessante per gli studi è la sua “intelligenza”; due tra i più importanti esperimenti sono:

L’esperimento del labirinto: inserendo la muffa melmosa all’entrata di un labirinto di 30 cm2 , gli scienziati hanno inserito un fiocco d’avena alla fine, la muffa melmosa non solo ha raggiunto il fiocco d’avena, ma ha preso pure la via più veloce per farlo.

Ma com’è possibile tutto ciò?

Se si guarda bene la muffa da vicino, si può notare che si contrae in continuazione, ma il movimento continuo accelera quando intorno c’è uno dei cibi che preferisce. Gli scienziati credono che sia proprio questo che permette alla muffa di trovare il cibo intorno a sé, questi impulsi e contrazioni aiutano a trasmettere le informazioni in tutta la cellula permettendole così di muoversi e raggiungere il cibo.

L’esperimento del robot: Phi-bot, è questo il nome del primo robot comandato dalla muffa. Creato dai dottori Soichiro Tsuda e Klaus Peter Zauner.

La muffa melmosa è posizionata sopra un chip dentro il robot, il chip sfrutta  le pulsazioni e le contrazioni della muffa che poi vengono codificate dal robot per riuscire a muoversi.

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