È cominciato il lungo viaggio verso la fredda Finlandia.
Dopo un lungo momento in aereo, ci siamo ritrovati nell’aeroporto di Helsinki al cui centro si può trovare molta vegetazione ornamentale alta e rigogliosa.
Dopo aver guardato brevemente l’aeroporto, siamo saliti sul pullman che ci ha portati finalmente alla nostra meta, Kangasala.
Qui ogni ragazzo e ragazza è stato smistato e accolto dalla sua famiglia ospite e assieme a loro ha passato la serata, scoprendo le abitudini finlandesi. Ad esempio, io ho scoperto che molti cibi che si mangiano a cena sono dolci e molto diversi dai nostri (per esempio il porridge), ma comunque tutti molto buoni.
Per finire, tutti sono andati a dormire presto in attesa della prossima giornata e della prossima avventura…che non ha tardato ad arrivare.
La prima attività che abbiamo dovuto affrontare è stata una lezione di Finlandese, in cui ci siamo cimentati in brevi discussioni con i compagni di classe usando le parole imparate.
Successivamente, siamo stati accompagnati dai nostri amici finlandesi a fare un giro della scuola: ciò che è saltato subito all’occhio è la grande quantità di bagni, (che come tutti sappiamo non sono molto presenti nella nostra scuola) oltre a un’alta presenza di stanze pulite e ordinate che ha subito trasmesso grande serenità come la mensa dove solitamente i ragazzi pranzano verso le 11:00 che in Italia sarebbero le 10:00 (dunque mentre noi facciamo l’intervallo con una breve merenda loro mangiano!).
Finito il pranzo, è iniziato un lento viaggio verso la città di Tampere dove noi italiani, insieme ai nostri ospitanti, abbiamo visitato il museo dei giochi, il quale presentava vari passatempi con cui era possibile divertirsi. Inoltre abbiamo dovuto partecipare ad un gioco-sfida proposta dal museo stesso ovvero completare alcuni specifici giochi e segnare il punteggio su un foglio: sembra facile, ma molti di quelli proposti erano particolarmente complicati.
Dopo la visita a questo museo, siamo stati invitati a visitare una strana mostra, di cui non parleremo, ma alla fine di essa molti di noi si sono potuti cimentare nella ricalcatura di figure su tavoli illuminati. Molti studenti (compreso io) e la professoressa Pilli, mentre altri si cimentavano in questa curiosa attività, hanno intavolato una discussione sulla nostra scuola parlando di professori passati e di differenze tra la nostra scuola e quella finlandese.
Dopo la visita al museo e una passeggiata per le vie di Tampere, ci siamo ritrovati alla Nokia Arena, dove abbiamo guardato una partita di hockey tra la squadra ospitante Tappara e la squadra ospitata TPS, che si è conclusa con una vittoria schiacciante di 3 a 0 per il Tappara.
Questa partita è stata talmente avvincente che molti ragazzi hanno comprato persino le sciarpe e i cappelli della squadra vincente, tifando attivamente e fortemente per essa, ma mostrando sempre l’orgoglio per la patria.
Dopotutto la patria è sempre la patria, o no?
Dopo questa bellissima partita, molti ragazzi sono tornati a scuola con i pullman dove li aspettavano le famiglie, altri sono stati direttamente prelevati allo stadio dai genitori finlandesi.
Così si concludono le prime due giornate in Finlandia.
A breve le successive.