Vi fornisco un’anticipazione di quanto vi attende alla cogestione, prevista nei giorni 5 e 6 marzo. Di seguito troverete una presentazione del libro che ho scritto, di cui parleremo durante queste giornate.
Ho sempre saputo che, prima o poi, avrei scritto una storia. Diversa dalle altre, com’è ovvio, perché anch’io sono sempre stata diversa. Me l’hanno detto in tanti modi: sei “avanti” rispetto ai tuoi coetanei, non ti omologhi agli altri. La verità è che non ho mai pensato alla mia diversità come ad un punto di forza, ma semmai come ad uno svantaggio, un difetto da nascondere a tutti e tutte.
Sapevo, per contro, che prima o poi questa differenza mi avrebbe fatto comodo. Non ho mai amato i romance “classici”. Quelli stereotipati, intendo: li ho sempre trovati banali, troppo uguali a loro stessi. Trame scontate e ripetitive non mi hanno mai attratta. Già da allora, forse, sapevo che stavo cercando la diversità. E l’ho trovata così, con questa storia. Ho sempre desiderato leggere un romanzo rosa con una protagonista tosta e indipendente, a differenza delle solite fanciulle ingenue e indifese. Alla fine, mi sono decisa e mi sono regalata – o meglio: ho ricevuto in regalo – una fanciulla con queste caratteristiche.
E così è nato anche Aeneas, 18enne buono, dolce e tranquillo. L’ho amato con tutta me stessa: un “principe azzurro” galante e placido che non deve soccorrere nessuna ragazza, perché è lui ad avere bisogno di un protettore.
Mi è venuta all’improvviso, l’ispirazione per un racconto al contrario che giocava con i cliché e li ribaltava. Ed ecco Aeneas e Kate: una coppia straordinaria, due personaggi imperfetti con vizi fisici e caratteriali. Due ragazzi con un destino e una vita non facili, che mostrano le loro fragilità e non si nascondono. Non si comportano sempre bene, sbagliano, cadono e si rialzano… ma sono veri. Sono autentici. E, in quanto tali, sono meritevoli di essere conosciuti.
Mi hanno sussurrato la loro storia in un giorno come un altro, un tiepido pomeriggio di fine aprile. Un pomeriggio in apparenza come tutti gli altri, ma che si è dimostrato essere una vera benedizione. Ho deciso che una vicenda così difficile ma unica nelle avversità non poteva essere ignorata. Ed è iniziato questo viaggio meraviglioso. Credetemi, non sono qui per raccogliere elogi e applausi. Non è questo il mio scopo; io non ho fatto nulla di speciale. Mi sono limitata a riportare nero su bianco – o inchiostro su carta, come preferite – una vicenda che era degna di essere conosciuta.

Il primo che merita di essere presentato è Aeneas, con la sua solita aria diffidente. Ha tanto dentro di sé, una bontà da cui tutti dovrebbero prendere spunto. Il cuore, con tutte quelle cicatrici, batte ancora, calmo ma inarrestabile. È alla ricerca di nuove emozioni, destabilizzanti o positive che siano. Ed è una cosa bellissima.
Poi c’è lei, Kate. La nostra Kate. Lei ha in serbo un destino fuori dall’ordinario, un sorriso per (quasi) tutti ed una grande forza di volontà. Lei sì, che ne ha di cose da dire. C’è Aeneas con un passato ed un presente contorti e ombrosi, certo. Lui è il risultato di tutto ciò che ha visto e vissuto. Un eroe senza mantello ed armatura. Ma Kate… lei è un prodigio. Ha una famiglia tutt’altro che comune, amici sui quali può contare e un futuro sbalorditivo che l’aspetta. Ha il suo Aeneas, accanto a lei.
Kate ha tanto da dare, al mondo. Ha una vita dirompente che non può essere occultata con facilità. Il risultato? Un miscuglio pazzesco di sfide, segreti da svelare, risate contagiose ma anche lacrime. Tante lacrime. Nel bene o nel male, il dolore fa parte delle nostre vite.
Sono i ricordi a salvarci, sai? Bisogna sempre cogliere la felicità e farne tesoro nei momenti più bui, perché è dai ricordi dei momenti belli che ci si può risollevare. Non dimenticarlo mai, Kate.
Non spaventatevi, però: è tutto normale. E se credete che Kate non sia capace di affrontare così tanta sofferenza, allora non la conoscete abbastanza. Lei, però, mi ha raccontato la sua storia. E ora avrete la possibilità di conoscere lei, così come Aeneas, il suo cagnone e tutte le brave persone che la circondano. Non sarà un’avventura scevra di rischi e dolore, ma chi ha parlato del contrario? Preparatevi a godervi una storia che va controcorrente. In cui nulla è come sembra. In cui tutto appare ma niente è. La Dama Bianca vi sta aspettando. Siete pronti? Allora allacciate le cinture e tenetevi forte. Non posso assicurarvi che sarà un viaggio facile, eppure ne varrà la pena.
Grazie a chi vorrà prenderne parte. Buona lettura a tutti.