Il Levi racconta

Progetto Transalp

Di seguito potete leggere l’intervista rilasciata da tre ragazze della classe 4A LL, Alessia, Giulia e Beatrice. Loro ci hanno raccontato qualcosa in più a proposito del progetto Transalp, uno scambio culturale che avviene tra i nostri studenti e quelli del lycée di Lione. Esiste una regola: chi viene ospitato in Francia, dovrà ospitare a sua volta in Italia.

Prima di intervistare le alunne abbiamo chiesto qualche delucidazione al prof Corsico, referente del progetto da due anni.

Quando è stato avviato il progetto e a che scopo?

P: È stato avviato prima del Covid – mi pare nel 2017 -, con lo scopo di favorire gli scambi tra la Francia e l’Italia e permettere a due culture diverse di incontrarsi.

Ha notato alcuni miglioramenti sintattico-lessicali dopo il rientro delle ragazze?

P: Sì, assolutamente. Ci sono stati dei miglioramenti soprattutto nella pronuncia, nella lingua, nell’uso della struttura sintattica, nello scritto, anche se non in tutte le alunne che hanno partecipato. Però sì, serve per migliorare la comunicazione in generale.

 Ecco le domande che abbiamo rivolto alle ragazze interessate. 

Perché avete scelto di partire?

A: Appena ho saputo di questo progetto, ho scelto di partire perché il francese è una lingua che mi piace, che mi interessa.G: Io, invece, sono francese, e all’inizio non trovavo un buon motivo per cui partire. Però ho sempre voluto sapere come funziona il sistema scolastico francese e conoscere le differenze da quello italiano, quindi mi sono convinta.

Come vi siete trovate con le vostre corrispondenti?

B: Abbastanza bene, siamo entrambe molto introverse quindi all’inizio non è stato facile.  Una volta passato qualche giorno, abbiamo iniziato a parlare di più e a conoscerci meglio. Siamo tuttora in contatto.

G: Ho avuto la fortuna di conoscere una ragazza che ha il mio stesso carattere e comportamento. Anche se abbiamo un anno di differenza, non si nota per niente. Sono stata veramente felice, abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme. Sono ancora in contatto con lei.

Quali sono stati i lati positivi di questa esperienza?

A: Il francese che si impara a scuola è completamente diverso da quello parlato in Francia, a me ha aiutato parecchio immegermi in una realtà diversa. Poi si conoscono moltissime persone e abitudini diverse dalle nostre, è pazzesco. 

G: Io, come dicevo, sono francese, quindi non ho avuto miglioramenti notevoli. Tuttavia, è stato interessante studiare materie diverse rispetto a quelle studiate in Italia.

Quali sono stati, invece, i lati negativi? Cosa non vi è proprio piaciuto?

A: Cibo a parte – che è stata una nota dolente -, ho notato qualcosa che non mi ha riguardato direttamente. Non tutte le persone che erano in gruppo con noi avevano il nostro stesso interesse; alcuni trattavano male il proprio corrispondente. Per fortuna a me non è successo nulla di simile.

B: Non ci sono stati lati completamente negativi, è un’esperienza stimolante. Forse le uniche pecche sono state arrivare da soli in una nuova città con persone sconosciute, ed essere consapevoli che la propria corrispondente dovrà affrontare un mese in Italia abitando con noi.

Raccontateci un aneddoto.

G: Ho finto per tre settimane di non saper parlare il francese, su consiglio della mia corrispondente, per guadagnarmi la benevolenza e la comprensione della professoressa.

B: Durante il mio soggiorno, la famiglia della corrispondente aveva organizzato un viaggio a Carry-le-Rouet (vicino a Marsiglia) e hanno deciso di portare anche me per tutto il weekend!

Cosa consigliereste ai ragazzi che vogliono partire?

B: ⁠A chi vuole partire consiglio, innanzitutto, di farlo! Può sembrare un po’ difficile all’inizio ma aiuta a migliorare la lingua e la comunicazione. Credo sia anche utile per chi vuole viaggiare e conoscere nuovi posti, siccome è gratuito.

Se doveste riassumere questa esperienza con una sola parola, quale sarebbe e perché?

B: Novità. È stata un’esperienza nuova e ho imparato nuove cose a livello formativo (a scuola con le lezioni e in casa parlando solo francese), ma soprattutto ho fatto nuove amicizie.

G: Indescrivibile. Essendo io una ragazza molto timida, non mi sarei mai aspettata un’accoglienza così calorosa, invece tutti mi hanno fatto sentire subito a casa. È stato magico.

Ora non vi resta che provare questa esperienza! E, chi vorrà, potrà lasciare un commento qua sotto per raccontarci com’è andata. 

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