Il Levi racconta

RIFLESSIONI A CALDO SULLA COGESTIONE

Che dire, la cogestione è stato un evento amatissimo sia da noi ragazzi, che dai professori e collaboratori. Due giornate ricolme di emozioni e impegno, ma veramente questo ci può essere utile? Sono in molti a pensare che si potrebbe fare ogni anno, certamente è un grosso impegno per i docenti, che infatti ringraziamo vivamente per questa grandissima opportunità, la quale si spera venga riconcessa. Con questo articolo intendo quindi esprimere cosa rappresenta la cogestione e la mia esperienza in questi due giorni. Come tutti sappiamo non era possibile vagare all’interno del territorio scolastico senza una meta precisa e giustificata, questa regola ha permesso di mantenere l’ordine in modo assoluto, un elogio quindi a tutti coloro che l’hanno fatta rispettare. Adesso però parliamo dei corsi effettivi, cosa si è fatto? A cosa sono serviti?

Il corso che mi ha lasciato più sbalordito è stato il torneo di calcio, specialmente l’inizio: tutte le persone a prescindere dall’età o da qualsiasi altro fattore erano unite da una passione che li accumunava. L’ambiente ricordava quello dello stadio, non per la confusione, ma per l’interesse e l’entusiasmo di chi giocava e soprattutto di chi ha fatto da spettatore con occhi pieni di gioia. Il torneo è stato giocato in maniera sportiva ed è stato arbitrato in modo oggettivo, nonostante il gran numero di persone.

Spostiamoci però all’interno della struttura principale con un corso che ha ricordato dei talenti già noti tra gli studenti per la loro esibizione durante l’assemblea d’Istituto dell’anno scolastico 2023/2024, ossia quello di canto tenuto da due studenti dalla voce angelica e un accompagnatore geniale. Ciò che mi ha personalmente colpito è stata l’attenzione dei numerosi alunni nell’ascoltare e apprezzare i pezzi che si udivano, del calibro di Gun’s n’ Roses e gli ACDC, con poi la scoperta di altri talenti musicali presenti tra i partecipanti.

Il corso di anatomia ha suscitato un grande interesse soprattutto negli studenti del biennio, un’esperienza veramente formativa e tenuta non solo da due ottime professoresse, ma anche dai compagni più grandi che hanno mostrato vero interesse e predisposizione alla materia. Nonostante alcune complicanze si è riuscito comunque a svolgere l’attività laboratoriale del sezionamento di un cuore bovino. I partecipanti erano veramente felici di far parte del corso, che sicuramente ha contribuito nella vocazione della carriera scolastica futura.

Le perfette condizioni atmosferiche hanno dato possibilità ai giovani lavoratori di sistemare i nostri amati giardinetti, che nonostante le miriadi discussioni sulla loro funzione attuale, non vengono lasciati a loro stessi, ma si cerca sempre di riportarli alla luce facendo il possibile. Sono molte le idee proposte dagli studenti, ma purtroppo è una questione più complicata di quel che pare.

Il corso che, secondo me, ha fatto più riflettere è stata la riflessione sugli stereotipi di genere, un argomento che sicuramente è stato il più discusso, ma rimane sempre un problema moderno. Il professore che ha tenuto il corso ha esposto molto seriamente le problematiche che ci affliggono, e soprattutto in ambiente scolastico è importante capire come la cultura influisce ancora oggi nel nostro ambiente quotidiano. È un vero peccato che siano stati pochi i partecipanti, ma ciò non ha scoraggiato il messaggio che si voleva portare.

È stato però il corso di scrittura araba che mi ha fatto notare un importante dettaglio presente in tutte le altre aule, perché durante quella lezione erano presenti solo ragazze, una prevalenza che ho potuto notare in tutti i corsi. La lingua araba affascina molti giovani, ma mi ha fatto piacere vedere che anche persone di origine araba hanno voluto partecipare per poter ricollegarsi alle proprie radici e riscoprire la propria lingua.

 Il sole radioso mi ha però trascinato all’esterno fino al corso di fiuto, dove si poteva partecipare col proprio amico a quattro zampe per poter capire qualcosa in più sul ragionamento canino. Un cinofilo esperto con più di vent’anni di servizio ha trattato magnificamente i nostri compagni animali.

La curiosità su ciò che avveniva all’interno mi ha portato fino alla palestra, dove ho visto un torneo gestito interamente da studenti grazie alla loro ardente passione: il basket. I giocatori hanno dato tutto ciò che potevano dare, hanno attribuito a tutte le abilità e conoscenze di cui disponevano per poter giocare al loro massimo. Dopo aver osservato con entusiasmo i giocatori del torneo, lo sguardo è finito sul campo adiacente dove era in corso il corso di ballo, gestito da un docente rivelatosi vero maestro. Vederlo destreggiarsi insieme alle molteplici ragazze partecipanti pareva una splendida coreografia.

La professionalità nel corso della saponificazione ha portato all’esplorazione di un antica tradizione ricreabile in laboratorio. Tramite un excursus sul procedimento per la creazione del sapone di marsiglia, i ragazzi sono riusciti a produrre non solo un oggetto, ma anche un vero e proprio ricordo al profumo di lavanda. I professori erano entusiasti del loro e del lavoro dei giovani che insieme sono riusciti a fare una grande opera.

In conclusione vi ho portato con me nelle mie piccole visite ai diversi corsi, ma gli studenti sono già proiettati a nuove attività ed esperienze. Con la speranza di riproporre quest’iniziativa il prossimo anno, vi invito a raccontarci la nostra esperienza nella sezione commenti.

Autore

Taggato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *