Buongiorno a tutti, persone del Primo Levi. Oggi sono qui per consigliarvi una lettura straordinaria, rivolgendomi soprattutto a quelli che hanno un blocco del lettore e non riescono ad apprezzare al meglio il piacere della lettura. Sto parlando del primo di una tetralogia di romanzi intitolato “L’amica geniale”.
Viene pubblicato nel 2011 dall’autrice Elena Ferrante. Quest’ultima cela dietro la sua identità un grande mistero. Si pensa infatti che il suo nome sia solo uno pseudonimo, e che la sua vera identità sia ancora incerta. L’ipotesi più accreditata la riconosce nella saggista partenopea Anita Raja. In ogni caso, il suo modo di scrivere riesce a catturarti, ogni sua parola sembra pensata meticolosamente, l’autrice ti coinvolge così tanto nella narrazione, che sembra stia raccontando una storia che ti riguarda da vicino. Nella tetralogia dell’amica geniale, i personaggi ci vengono descritti in modo autentico, proprio perché riportano la condizione umana, e dunque le difficoltà, ma anche i successi, l’amicizia, l’amore, l’odio e la paura.
La storia si sviluppa nella Napoli del dopoguerra, e si concentra sul rapporto complicato, e proprio per questo così interessante, tra due bambine, nate e cresciute in uno dei rioni più poveri della città, dove malavita e povertà vanno di pari passo, e dunque il divario tra camorristi e sottomessi viene raccontato, e fa da sfondo a tutte le vicende.
Le due protagoniste sono due menti opposte, lo yin e lo yang, due facce della stessa medaglia, diverse ma complementari, ed entrambe dal carattere enigmatico, che le porta spesso ad allontanarsi, e poi a riavvicinarsi. Da una parte troviamo Raffaella Carracci, chiamata Lina o Lila solo dalla sua amica geniale Elena, figlia del calzolaio, o scarparo in napoletano, dall’altra conosciamo Elena Greco, detta Lenù, figlia dell’usciere. Lila è la parte oscura, sfacciata, dall’intelligenza maligna, con una mente creativa, e che per tutta la vita avrà il fascino fisico ma soprattutto psicologico, che userà a suo favore per rendere gli uomini attorno a lei subalterni. Elena, invece, è più insicura, sempre offuscata dal fascino della sua amica, una studentessa ammirabile, che costituisce un’eccezione per il fatto che prosegue i suoi studi liceali, i quali la porteranno ad avere un futuro brillante, in un’epoca retrograda. Con la narrazione che racconta tutta la vita di questi due personaggi, ad ogni pagina speri di non essere già arrivato alla fine.
Dunque, queste due giovani donne, così forti da poter sconfiggere i pregiudizi di una società che in ogni modo le vuole ostacolare, hanno saputo far innamorare milioni di lettori.